Intelligenza artificiale. “I care robot possono assistere persone fragili? Che cosa ne pensi?” Al via il sondaggio del Centro studi Scienza&Vita

Scritto il 30/06/2025
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Un sondaggio per tentare di comprendere che cosa pensano le persone comuni dei care robot, dispositivi robotici umanoidi che potrebbero essere impiegati come supporto per il personale sanitario nella cura e assistenza a pazienti fragili, anziani, con disabilità, in particolare in servizi ausiliari quali rilevazione e valutazione dei parametri vitali, aiuto nella mobilità o nel campo della sicurezza, ad esempio nella prevenzione delle cadute. A promuoverlo tramite un questionario è il Centro studi Scienza & Vita, in vista di un seminario sul tema che si terrà dal 10 al 12 ottobre a Subiaco.

(Foto Centro studi Scienza&Vita/SIR)

Sul sito del Centro studi un avatar di Beatrice Rosati, responsabile coordinamento e comunicazione, lancia il sondaggio e spiega come parteciparvi: “Ciao! Hai mai sentito parlare dei care robot? Sono robot umanoidi che potrebbero segnare una svolta nell’ambito dell’assistenza alle persone anziane o fragili, … ma aprono anche numerose questioni di tipo etico e sociale:

quanto siamo pronti ad affidarci ad una macchina in un ambito così delicato? E tu ? …. cosa ne pensi?

Il Centro studi Scienza & Vita sta organizzando un seminario su questo tema e la tua opinione può fare la differenza. Ti va di darci una mano? Basta cliccare sul link qui sotto e rispondere a qualche domanda — ci vorranno meno di 3 minuti!”.

Ci interessa approfondire questo tema – spiega Rosati al Sir – perché se da un lato i care robot possono costituire un valido supporto: aiutare a svolgere attività quotidiane come alzarsi, camminare o prendere farmaci; monitorare parametri vitali quali pressione sanguigna o battito cardiaco; tenere compagnia migliorando il benessere emotivo; facilitare la comunicazione tra la persona in cura e i suoi cari o gli operatori sanitari; aiutare nelle quotidiane attività di assistenza; dall’altro la possibilità di affidarci – o di affidare i nostri cari anziani o vulnerabili – a delle  macchine in situazioni delicate e personali solleva importanti questioni etiche e sociali e interrogativi non trascurabili sul modello di relazione e di cura che vogliamo”.

(Foto Centro studi Scienza&Vita/SIR)

Quello che rischia di venire meno, secondo Rosati, è l’empatia, la compassione, il tratto umano indispensabile nella relazione di cura. In questo senso, sottolinea, è importante

“valutare al tempo stesso benefici e limiti di questa forma di assistenza e garantire che il benessere e la dignità delle persone assistite siano preservati”.

Per questo, “in vista del seminario di ottobre che approfondirà questi temi insieme a scienziati ed esperti per tentare di capire in quale misura i care robot possono prendersi realmente cura delle persone, vorremmo conoscere, tramite il questionario, le idee, le percezioni, le preoccupazioni delle persone”. Insomma, la domanda di fondo è:

come fare affinché l’innovazione tecnologica sia sempre e realmente al servizio dell’uomo?

(Foto Centro studi Scienza&Vita/SIR)

Il questionario è aperto a tutti. Ecco alcune domande: Pensi che i care robot possano effettivamente migliorare la qualità della vita delle persone che hanno bisogno di cura? Secondo te, i care robot possono sostituire il contatto umano nell’assistenza? Ti sentiresti a tuo agio se un tuo familiare bisognoso di cura venisse assistito da un care robot? Secondo te, è giusto porsi delle preoccupazioni etiche nell’uso dei care robot? In generale, qual è la tua opinione sui care robot?
Per partecipare al sondaggio occorre cliccare qui

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