Domenica 29 giugno la Chiesa in Italia celebra la Giornata per la Carità del Papa: tutto ciò che sarà raccolto durante le Celebrazioni Eucaristiche verrà destinato interamente al Santo Padre per il suo intervento nelle situazioni di bisogno, personali e comunitarie. Anche attraverso questo tradizionale appuntamento, “vogliamo assicurare a Leone XIV il nostro impegno per costruire ponti di dialogo, per soccorrere l’umanità sofferente, per essere a servizio degli ultimi e dei più bisognosi”, scrive Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari e Segretario Generale della CEI, in una lettera inviata a tutte le parrocchie italiane insieme ad Avvenire e alla locandina dell’evento. “Continuiamo a impegnarci ‘cum Petro et sub Petro’ per realizzare il sogno evangelico di essere un’unica famiglia umana”, afferma Mons. Baturi ricordando che “la Chiesa non ha paura, perché cammina nella certezza che Dio ama tutti, soprattutto chi vive nella sofferenza o ai margini della società”. “Questa certezza – spiega – ci stimola a fare la nostra parte per raggiungere i più poveri, anche grazie alla carità del Papa. Le ambulanze per i bambini feriti dell’Ucraina o l’impianto per la produzione di ossigeno medicinale per il Saint Raphael Hospital di Baghdad sono solo due esempi dei numerosi progetti che vengono realizzati con queste risorse e che sono rendicontati sul sito www.obolodisanpietro.va”.
La raccolta, conclude il Segretario Generale della CEI, “si apre inoltre alla creatività delle nostre comunità, immaginando occasioni e momenti di incontro per sensibilizzare i parrocchiani e le persone che guardano alla Chiesa con rispetto e interesse”.
Domenica 29 giugno si celebra la Giornata per la Carità del Papa
Scritto il 20/06/2025
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Tutto ciò che sarà raccolto durante le Celebrazioni Eucaristiche verrà destinato interamente al Santo Padre per il suo intervento nelle situazioni di bisogno, personali e comunitarie. Anche attraverso questo tradizionale appuntamento, “vogliamo assicurare a Leone XIV il nostro impegno per costruire ponti di dialogo, per soccorrere l’umanità sofferente, per essere a servizio degli ultimi e dei più bisognosi”, scrive Mons. Baturi.