Il compleanno solitario del principe degli scandali. Risse, tabloid e droga: una fiaba senza lieto fine

Scritto il 15/09/2025
da Monica Mosca

Harry compie oggi 41 anni: sogna ancora di essere perdonato dalla famiglia. La sua vita segnata dalla morte di Lady D e dalla gelosia per William, destinato a diventare re

Lady Diana lo ripeteva sempre: Harry, il suo secondogenito, capelli carota e lentiggini sul naso, avrebbe dato del filo da torcere. Non a lei, che lo coccolava amorosamente anche in pubblico, ma alla Famiglia Reale. Sensibile e intollerante alle regole, il principino lasciava trasparire fin da piccolo una gelosia speciale nei confronti del fratello maggiore William, destinato a diventare re. La madre capiva quanto facesse male a Harry sentirsi "la ruota di scorta" dei Windsor: dovevano passare ancora trent'anni prima che l'autobiografia del principe, intitolata proprio Spare (ruota di scorta, ndr) deflagrasse in tutto il mondo.

Henry Charles Albert David Windsor, detto Harry, duca di Sussex, quinto in linea di successione al trono britannico, oggi compie 41 anni. E di grattacapi, fin qui, ne ha dati a bizzeffe, tanto da guadagnarsi il titolo affatto nobiliare di "principe degli scandali". Esautorato dalla regina Elisabetta in persona dai doveri ufficiali di rappresentanza, sta con la sua Meghan e i due figli, Archie e Lilibet, in California: gli osservatori reali dicono che sogni di tornare a Londra in pianta stabile e di essere perdonato dalla famiglia, che l'ha sempre trattato senza guanti bianchi e che lui ha ricambiato con pari enfasi. La carrellata delle grane, volontarie o no, che ha arrecato è certo memorabile: però diciamolo, Harry è simpatico e non è che i Windsor siano stati tutti stinchi di santo.

Aveva 16 anni - e mamma Diana era morta tragicamente già da quattro - quando fu pescato a fumare cannabis e a bere alcolici in un pub di Highgrove, dove sorge una delle residenze più amate da Carlo. La questione si sarebbe probabilmente chiusa in famiglia se un quotidiano non l'avesse pubblicata in prima pagina. I giornalisti inglesi e i Windsor sono due categorie che si alimentano da sempre a vicenda, in una guerra spesso sanguinosa: e quegli spinelli rappresentavano un'occasione ghiotta, il primo scandalo del principino. Il ragazzo fu costretto a fare ammenda in pubblico e Carlo punì il figlio annunciando che l'avrebbe spedito in un rehab per tossicodipendenti: ci rimase in realtà un paio d'ore, il tempo per poter dire che aveva visto da vicino i disastri della droga. Quella punizione umiliante segnò però Harry, che non ne trasse beneficio alcuno e iniziò a detestare certi giornali.

Nel 2004, ventenne, alle 3 del mattino si accapigliò con un paparazzo fuori dalla discoteca Pangea di Londra. La versione di Casa Reale fu che era stato colpito al volto da una macchina fotografica nel parapiglia degli operatori e che un fotografo era rimasto accidentalmente ferito a un labbro. Chris Uncle, l'interessato, rispose: falso! Harry è sceso dall'auto ed è venuto a colpirmi di proposito. Esistono le immagini di quella notte, che vennero pubblicate: in effetti sembra sia il principe a suonarle a Chris.

La tensione fra Buckingham Palace e Fleet Street, allora sede dei maggiori quotidiani, divampava. Si venne a sapere che c'era una sorta di tacito patto per proteggere l'erede William dalla curiosità di certi giornalisti: piuttosto prendetevela con Harry, questo era il senso. E così i reporter si rifacevano con lo "spare" di famiglia, trattandolo senza un'ombra di rispetto.

Se è vero che il secondogenito di Carlo e Diana era nel mirino della stampa, è verissimo che non faceva niente per deluderla. Nel 2005 il sensazionalistico The Sun pubblicò per primo una foto di Harry che fece inorridire tutti gli inglesi in un colpo solo: sigaretta e drink in mano, indossava una divisa da nazista, con la svastica al braccio. Si trovava a una festa in maschera, un party privato, ma la scelta era del tutto fuori luogo e fu un'idiozia che gli costò cara. Il quotidiano titolò "Harry the Nazi" e i portavoce di Clarence House ebbero il loro bel da fare ad accampare scuse: anche perché gli appassionati di storia ricorderanno che Edoardo VIII, prozio di Harry, il re che abdicò per sposare la chiacchierata Wallis Simpson, era davvero reo di simpatie naziste.

Harry l'aveva fatta grossa. Scrissero che non era degno di entrare alla Royal Military Academy di Sandhurst: fortunatamente per lui che lo desiderava tanto, nonostante lo scandalo notevolissimo riuscì invece ad arruolarsi.

La formazione militare sembrò placare per qualche tempo i suoi sentimenti ribelli. Lontano dalla famiglia e dai fotografi, ormai capitano dell'esercito britannico e pilota da combattimento sugli elicotteri Apache, a 28 anni Harry era di nuovo nei guai. Furono un'altra volta alcuni scatti - questi letteralmente rubati - a metterlo in croce: online, sul sito TMZ, comparvero due pazzesche fotografie del principe completamente nudo, nella sua suite dell'hotel Wynn di Las Vegas. In una, Harry si copriva "il peggio" con le mani, mentre una ragazza altrettanto spogliata lo abbracciava da dietro; nell'altra, le posizioni dei due giovani erano invertite. Davvero non si ricordano foto di un reale in simili condizioni.

In quell'occasione, la regina stessa tentò di evitare che lo scandalo degenerasse intimando - ingenuamente - ai giornali di non riprendere le immagini, in nome della privacy: le foto erano state rubate con il cellulare da qualcuno che era presente al party fuori controllo. Non ci fu verso: il solito The Sun comprò l'esclusiva e, sotto al titolo "Ecco l'erede!", le stampò. Qualcuno cercò di sminuire lo sbigottimento generale spiegando che il principe e le sue amiche stavano giocando a "strip-pool" o qualcosa del genere, che a ogni colpo perso a biliardo dovevano togliersi un indumento, ma ormai lo scandalo non era più contenibile. Le fotografie furono presto riprese in tutto il mondo, con le descrizioni più fantasiose: "Harry tiene stretti i gioielli della corona" fu forse la migliore.

Nel 2023, quando il principe ormai in California, sposato e padre ha dato alle stampe l'autobiografia Spare, si è voluto togliere alcuni vecchi macigni dalle reali scarpe. E ha precisato, nell'ordine: che la divisa da nazista era stata un'idea di William e Kate, allora fidanzati, ai quali aveva chiesto consiglio. E che nel 2012 a Las Vegas si trovava in congedo da una missione in Afghanistan come pilota operativo, durante la quale aveva ucciso, sparando dall'elicottero, 25 nemici talebani. "Non è un numero che mi riempie di orgoglio, ma non me ne vergogno nemmeno", ha chiarito. Apriti cielo.

La clamorosa intervista del marzo 2021 con la giornalista Oprah Winfrey, rilasciata in tandem con Meghan, era già alle spalle. Così come la serie Tv del 2022 su Netflix, sei episodi per raccontare duramente quanto la sua famiglia, e in particolare il padre e il fratello gli abbiano rovinato l'esistenza, anche discriminando Meghan.

Chi ha letto il libro conosce però anche un'altra verità, più triste dei tanti fuochi d'artificio ricordati fin qui. La vita del "principe degli scandali" è stata irrimediabilmente segnata dalla scomparsa violenta della madre: tanto che per anni non è riuscito ad ammettere che fosse morta e ha aspettato di vederla tornare da un momento all'altro. Una psicoterapeuta l'ha aiutato. E proprio in nome di Diana potrebbe consumarsi il prossimo scandalo, il più letale di tutti: si vocifera già che Harry voglia onorare il 30esimo anniversario della morte della madre con un nuovo documentario-bomba per Netflix. Lo realizzerebbe con l'aiuto di Meghan, che in verità non ha mai conosciuto la suocera e che dalla Famiglia Reale non è esattamente amata. Se davvero il principe sogna di tornare a Londra, deve rinunciarci: perché William, il fratello futuro re, non perdonerebbe mai alla "ruota di scorta" un simile affronto.

Per ora Harry ha incontrato il padre Carlo, malato di tumore, dopo diciannove mesi di lontananza ed è il principe di una fiaba senza lieto fine: l'augurio è che questo compleanno gli porti in dono maggiore fortuna.