Mentre si avvicina la data del tradizionale concerto di Capodanno durante il quale la Rsu del coro della Fenice di Venezia ha annunciato una nuova protesta contro la nomina alla direzione musicale di Beatrice Venezi, la maestra italiana continua a farsi apprezzare dall'altra parte dell'Oceano. A lei, infatti, è stata affidata la direzione del Gala per il centenario del coro e dell'orchestra del teatro Colón di Buenos Aires dove è direttrice ospite. Ed è stato un successo.
Le ovazioni
Durante l'esibizione di sabato sera aperta al pubblico presso l'anfiteatro del parco del centenario sono stati eseguiti brani di Gioacchino Rossini, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Pietro Mascagni e Charles Gounod. Posti in piedi e code per accedere hanno confermato il fascino che la lirica è in grado di esercitare sul pubblico porteño. Il teatro Colón ha diffuso un video della serata nel quale tra i commenti entusiasti degli spettatori si registrano numerosi complimenti per l'italiana Venezi, lodata per la sua "energia straordinaria". Al termine dello spettacolo c'è stata in effetti una lunga ovazione che ha emulato quella già registrata lo scorso 7 dicembre nel teatro per il Gala del centenario con in programma la cantata Aleksandr Nevskij di Sergej Prokofiev e frammenti di di Verdi, Mascagni, Gounod e Puccini. Anche in questo caso la direzione era affidata a Venezi ed ha riscosso il successo del pubblico in sala e dei critici argentini. Gustavo Otero di Gazeta Lyrica, ad esempio, ha scritto che "Beatrice Venezi ha guidato in totale sicurezza l'orchestra stabile, ottenendo ottimi versioni musicali dei vari frammenti".
La polemica
Insomma, Venezi in Argentina continua a riscuotere consensi per le sue qualità artistiche. Oltre ai due gala per il centenario del teatro di cui è direttrice ospite, la maestra aveva incassato applausi ed ovazioni circa un mese fa per l'ultima recita de La Traviata. Di questo lato dell'esperienza argentina però si è parlato poco e niente in Italia, mentre maggiore visibilità avevano avuto alcune fake news relative ad un suo allontanamento dal teatro Colón e ad una presunta "raccomandazione" dell'ambasciata italiana per ottenere il ruolo rivestito. Un equivoco nato da un passaggio di un articolo de "La Nacion" che molto probabilmente andava inteso in termini metaforici e non letterali come è stato fatto. Questa ricostruzione, comunque, è stata smentita dal sovrintendente che l'aveva scelta, Jorge Telerman. Quest'ultimo, peraltro, è un esponente della sinistra argentina che ha spiegato di aver selezionato Venezi dopo "un’attenta valutazione del suo profilo artistico, della sua carriera e delle sue riconosciute qualità musicali".
Stato di agitazione
L'apprezzamento riscosso da Venezi a Buenos Aires però non ha fatto cambiare idea agli orchestrali del teatro La Fenice che dall'annuncio della nomina a direttrice musicale a partire dall'ottobre 2026 fatto lo scorso settembre hanno iniziato una protesta sostenendo che il suo curriculum non è all'altezza del ruolo. Qualche giorno fa i sindacati hanno ribadito la richiesta di revoca della nomina ed hanno annunciato di voler realizzare una protesta simbolica al concerto del 1 gennaio distribuendo al pubblico una spilletta con un cuore e un violino contro la nomina. Gli orchestrali che contestano la nomina sostengono che non ci siano motivazioni politiche dietro alla protesta. Prima dell'endorsement a Giorgia Meloni fatto ad Atreju 2021, il percorso musicale di Beatrice Venezi aveva suscitato interesse e apprezzamenti nel mondo culturale della sinistra italiana, con recensioni positive su quotidiani come Repubblica ed ospitate nelle trasmissioni di Giovanni Floris e Corrado Augias.
