Un errore avvenuto nelle ore più drammatiche ha aggravato una tragedia già devastante. Dopo un grave incidente in moto avvenuto a Pisa, due adolescenti, Jacopo Gambini e Leonardo Renzoni, sono stati vittime di uno scambio di identità all’ospedale di Cisanello. I genitori di Jacopo, convinti di essere al capezzale del figlio ancora in vita, hanno in realtà vegliato per due giorni l’altro ragazzo, mentre Jacopo era già stato trasferito in camera mortuaria.
L’incidente nel parcheggio della zona industriale
Lo schianto è avvenuto nel parcheggio dell’Ikea, nella zona industriale di Pisa. I due ragazzi, entrambi minorenni e accomunati dalla passione per le moto da cross, sono rimasti coinvolti in un incidente dalle conseguenze gravissime. Secondo quanto ricostruito finora, Jacopo Gambini sarebbe morto sul colpo, mentre Leonardo Renzoni è stato trasportato in ospedale in condizioni disperate. In quei momenti concitati, con le operazioni di soccorso e il trasferimento urgente al pronto soccorso, la priorità era tentare di salvare vite umane. Ma proprio in quel contesto di emergenza si sarebbe consumato l’errore che ha segnato profondamente le famiglie dei due giovani.
Lo scambio dei corpi
Una volta arrivati all’ospedale di Cisanello, i due ragazzi sono stati presi in carico dai sanitari. Le ferite riportate erano talmente gravi da rendere complessa anche la loro identificazione. È in questa fase che, secondo quanto emerso, sarebbe avvenuto lo scambio: Jacopo, già deceduto, è stato trasferito all’obitorio, mentre Leonardo, ancora in vita, è rimasto in reparto.
I genitori di Jacopo, però, sono stati indirizzati al capezzale di Leonardo, convinti che si trattasse del loro figlio. Per due giorni hanno vissuto quell’attesa angosciante, senza sapere che Jacopo non c’era più e senza avere la possibilità di dargli un ultimo saluto.
La scoperta dell’errore
Lo scambio è venuto alla luce solo alcune ore dopo, a seguito di controlli clinici più approfonditi. In particolare, un accertamento sul gruppo sanguigno di uno dei due ragazzi non coincideva con quanto indicato nella documentazione sanitaria. Da lì sarebbero partite le verifiche interne che hanno portato a scoprire l’errore.
Nella stessa serata, l’Azienda ospedaliera ha diffuso una nota ufficiale: "Nell’incidente motociclistico particolarmente grave sono stati coinvolti due minorenni, che hanno riportato ferite di estrema gravità, tali da rendere inizialmente difficile anche l’identificazione. L’Azienda collabora con l’autorità giudiziaria per quanto di propria competenza".
La denuncia dei genitori di Jacopo
Ora i genitori di Jacopo Gambini hanno deciso di presentare una denuncia querela. Un atto che nasce dalla necessità di comprendere cosa sia accaduto in quelle prime ore e se vi siano state responsabilità nella gestione dell’emergenza. La famiglia chiede che venga ricostruita l’intera catena dei soccorsi, dall’intervento sul luogo dell’incidente, al trasporto in ospedale, fino alle procedure di riconoscimento e identificazione della salma.
Consapevoli che nulla potrà restituire loro il figlio, i genitori vogliono almeno ottenere chiarezza e verità su un errore che ha moltiplicato il dolore, privandoli anche del tempo per elaborare il lutto e salutare Jacopo.
Le indagini sull’incidente
Parallelamente proseguono le indagini sulla dinamica dell’incidente. In un primo momento si era parlato di manovre rischiose effettuate con le moto da cross, ma con il passare dei giorni gli inquirenti sembrano orientarsi sempre più verso l’ipotesi di un tragico incidente, senza elementi che facciano pensare a comportamenti particolarmente azzardati.
