Qualcuno lo ha definito - trovando il più facile dei capri espiatori - un "derby d'Italia senza portieri". Il riferimento, per nulla velato, è alle presunte prestazioni "insufficienti" degli estremi difensori Di Gregorio e Sommer: lo juventino ha beccato tre gol finendo sulla graticola per la sua, ipotetica, "insicurezza" nelle uscite e il "deficit di reattività" su una delle tre reti nerazzurre (risultato: voto 5, appioppato dagli "esperti" pagellisti); al suo collega interista Sommer è andata pure peggio, considerato che a suo carico gli analisti attribuiscono due delle quattro marcature messe a segno dai bianconeri e soprattutto il gol al 91esimo sul decisivo "tiro da lontano" di Adzic che ha regalato 3 punti alla Signora già forse contenta metterne in borsetta solo uno. Ma gli "errori" di Di Gregorio e Sommer sono davvero stati tali o le responsabilità sarebbero da condividere con l'intero reparto difensivo (e non solo)? Lo abbiamo chiesto a due "monumenti" della Juve e dell'Inter (oltre che della Nazionale): Zoff, 83 anni, e Bordon, 74. "La definizione di derby senza portieri mi sembra assai ingenerosa - spiega al Giornale il "Super Dino", nella storia come uno dei portieri più forti al mondo -. Di Gregorio e Sommer sono stati accomunati da una giornata sfortunata nel senso che hanno ricevuto pochi tiri in porta e, quei pochi, si sono tramutati in gol. Ma non certo per colpe attribuibili unicamente a loro". Dello stesso avviso Bordon che difende a spada tratta Sommer: "Yann è reduce da una stagione eccezionale - ci spiega Ivano che nell'Inter ereditò (senza farlo rimpiangere) la pesante eredità di Lido Vieri -. Domenica non ha sfoderato la prestazione migliore, ma è sbagliato buttargli la croce addosso per un match che l'Inter non ha saputo condurre in porto dopo essere stata in vantaggio per ben due volte".
Di Gregorio ha come "dodicesimo" Perin, Sommer ha alle spalle Martinez: c'è ora chi mette in discussione la "titolarità" dei primi per puntare sui secondi.
"Non mi piacciono questi discorsi. Le valutazioni deve farle Tudor, che non ha certo bisogno di consigli. La Juve mi pare abbia messo le basi per un campionato d'avanguardia e non ha il problema dei portieri: Di Gregorio e Perin sono entrambi validissimi, credo che l'allenatore abbia in proposito le idee chiare".
Ivano la pensa come l'amico Dino: "Quelli che chiedono la sostituzione di Sommer dopo una partita meno brillante del solito fanno solo discorsi da Bar Sport. Io vedo le cose da addetto ai lavori e con l'occhio di chi è stato in porta una vita da giocatore prima e da preparatore dopo. Sommer è un portiere ancora affidabile al 100% e tornerà già dalla prossima giornata di campionato ad ottenere voti altri in pagella come ha sempre fatto".
Il "caso Donnarumma" passato dal Psg al City ha riproposto il tema dell'importanza per il portiere moderno di saper giocare con i piedi. E Gigio su questo fronte non è il top, tanto da spingere Enrique a non ostacolare la sua cessione. "Non sono sicuro che le cose siano andate così - è l'opinione di Zoff -. Gigio è stato protagonista della Champions al Psg. E quando un portiere diventa l'attore principale di un grande trofeo, magari l'allenatore soffre il ruolo di comprimario. Ma la mia è solo un'ipotesi". Bordon aggiunge: "Il modo di parare rispetto ai mie tempi è cambiato del 70-80%. Donnarumma è passato da una grande squadra a un club altrettanto prestigioso. E per fortuna dell'Italia resterà a lungo il portiere della nostra Nazionale". Il neo ct Gattuso ringrazia sentitamente...