Una poltrona per 5

Scritto il 22/12/2025
da Tony Damascelli

Posti in piedi tra le cosiddette grandi del campionato. Cinque squadre in quattro punti, può succedere di tutto come si usa dire per mettere la palla in calcio d’angolo e aspettare che qualcosa accada. In un turno fasullo, una volta tanto non per colpa di arbitri e calciatori ma degli organizzatori e gestori della serie A, in un week end privo di quattro partite e con l’ennesima gaffe di spostare a stasera la finale della supercoppa a Riad, basta controllare la classifica per capire che è bastata la vittoria della Juventus sulla Roma per ridare ossigeno alla comitiva Spalletti e comprimere la fila in testa, d’accordo è una graduatoria parziale, Inter- Napoli-Bologna-Milan devono recuperare, però già nel prossimo turno si potrà comprendere meglio, l’anticipo della Juventus a Pisa, la trasferta del Napoli a Cremona, il derby tra Sassuolo e Bologna ma soprattutto Atalanta- Inter che è già un esame tosto per Chivu ( nella foto ) dopo la delusione araba. In verità la vera fibrillazione riguarda la Roma, non tanto perché affronterà il Genoa ma perché sei sconfitte sono un dato che avrebbe provocato fermenti e critiche ad altri sodali predecessori di Gasperini che gode ancora della fiducia di un ambiente affamato. Però le scelte testarde e prevenute dell’allenatore «Tra Dybala e Ferguson: Dybala tutta la vita. Ferguson non mi convince non si è calato nella realtà e con lui altri nuovi arrivi», sono parole forti e primi segnali di fumo grigio del tecnico di Grugliasco. Ma non possono giustificare il fatto che la Roma non ha vinto nemmeno uno degli scontri diretti e, al di là del caso-Ferguson, la squadra non va in gol e non tira in porta, se non al termine di episodi di football. Se poi Gasperini ritiene che Paulo Dybala sia ancora un valore imprescindibile allora meglio non insistere, il popolo giallorosso ha la pazienza con data di scadenza, già abituato a promesse non mantenute. La zona champions è dunque una porta girevole, si entra e si esce nel breve giro di un week end e questo non significa certamente che il campionato sia eccitante, che il pronostico sia aperto, invece è il contrario, manca la vera protagonista, chi ne avrebbe le caratteristiche, l’Inter e il Napoli, alternano prove contrastanti e contraddittorie, tra lamenti per l’organico ridotto e richieste di investimenti. Basta aspettare otto giorni e poi, con l’anno nuovo, partirà il mercato invernale, il solito, senza soldi ma con l’outlet affollato.