I "poteri" del lombrico: qual è la nuova frontiera del doping

Scritto il 22/12/2025
da Alessandro Ferro

Migliora di oltre dieci volte la capacità di ossigenazione del sangue: cos'è la sostanza M101 presente nell'Arenicola marina e la difficoltà di riconoscerla nell'organismo umano

Non si tratta di una novità assoluta ma negli ultimi tempi alcuni laboratori presenti in Cina e Bielorossia hanno intensificato gli esperimenti sui criceti da laboratorio per introdurre una sostanza dopante che non lascia traccia, come fosse acqua fresca, nell'organismo dei piccoli roditori (e lo stesso avviene nell'organismo umano). Tutto nasce dall'estrazione di una sostanza dall'interno dell'Arenicola marina, un lombrico molto comune utilizzato per la sua tenacia e capacità di resistere all'amo rendendolo un'esca molto efficace. I rischi, molto concreti, che questa forma di doping possa diffondersi in maniera silente tra gli atleti di varie discipline.

Cos'è l'M101

Questa sostanza si chiama M101 ed è presente dentro questi piccoli vermi di una lunghezza non superiore ai 15 cm ma con enormi "poteri": infatti, riuscirebbe a trasportare oltre 150 molecole di ossigeno contro le quattro di quelle presenti nell'emoglobina dell'uomo moltiplicando di oltre dieci volte le prestazioni dei criceti dopo che su di essi viene completato un ciclo di iniezioni, dando loro più resistenza e potenza.

Quel nome non casuale

Non è certamente un evento casuale il nome dato a questa sostanza: Lance A, il nome di battesimo di un famoso ciclista, Armstrong, travolto dallo scandalo del doping quando era in pista. Tra l'altro, come ricorda il Corriere della sera, questa sostanza non possiede effetti collaterali ma sarebbe anche in grado di rafforzare le difese immunitarie ed è molto apprezzata anche come antinfiammatorio. La manipolazione nei criceti, insomma, dà i suoi frutti.

Come arginare il problema doping

Se è vero che tre anni fa un laboratorio francese lo mise sul mercato per nobili scopi quali interventi in sala operatoria, trapianti e aiuti alle persone in guerra, M101 è assolutamente nella "black list" delle sostanze dopanti e assolutamente vietato. Il quotidiano è in possesso dei risultati su esperimenti che sono stati portati avanti dai laboratori di Bielorussia e Cina venendo a conoscenza che la sostanza estratta dai quei specifici vermi finisce sul mercato nero e quello illegale.

Come riconoscerla

Come detto, sembra proprio che M101 non abbia punti deboli neanche per quanto riguarda le tracce, che non lascia, e quindi di difficile individuazione a un controllo anti-doping. Non solo, ma attualmente non c'è una procedura attiva per scoprire l'Epo nei vermi e fare le dovute differenze qualora fosse nell'organismo umano magari per un'altra ragione che non sia doping (lesioni interne, per esempio). Dunque, il problema è complesso: uno dei pochi laboratori in grado di scoprirlo potrebbe essere quello di Roma dove verranno inviate le provette degli atleti impegnati alle prossime Olimpiadi di Milano-Cortina ma serve un protocollo ben definito dalla Wada (Agenzia mondiale dell'antidoping).