"Tolleranza zero e massima attenzione per chi si mette al volante sotto l'effetto di droghe. Non si può parlare di 'incidente', si deve parlare di omicidio". Così ha dichiarato Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, in merito a quanto accaduto a Torre del Greco. Un 28enne, Tommaso Severino, si è schiantato con il suo suv contro una volante della Polizia di Stato, uccidendo l'agente Aniello Scarpati e ferendone gravemente un altro. Per ore, il 28enne è stato irreperibile e solo in serata è stato intercettato presso l'ospedale Maresca, dove è andato a farsi medicare e dove si è consegnato.
Secondo quanto riferisce La Repubblica, Severino avrebbe detto "avrei preferito morire io…" al telefono con sua zia prima di essere arrestato, mentre vagava senza meta nelle campagne di Ercolano per sfuggire alla cattura, perché sapeva di essere in grave difetto dopo la serata trascorsa tra locali e vizi. Come ricostruisce La Repubblica, infatti, Severino ha fatto serata con Luigi, di 40 anni, a Portici. Avrebbe consumato droga in quelle ore, prima di andare a prendere Ciro, di 46 anni e, insieme a lui, recuperare la figlia e altre due ragazzine, tutte di circa 13 anni, che si trovavano a un festa. A quel punto inizia l'ultima corsa: la Bmw guidata da Severino è intestata alla società di famiglia, nota per essere un'importante realtà imprenditoriale nel settore dell'abbigliamento usato. A un certo punto la vettura imbocca viale Europa a Torre del Greco ed è qui che, complice anche l'alta velocità, Severino avrebbe perso il controllo dell'auto, invadendo la corsia lungo la quale sopraggiungeva la volante con a bordo Scarpati e il collega.
"Non sapeva neanche che nell’incidente un agente era morto", ha dichiarato l'avvocato Domenico Dello Iacono. "Piuttosto che essere concentrato sul fatto di andare in carcere, Tommaso, quando ha realizzato che c’era un poliziotto morto con tre figli, si è fatto un altro pianto inconsolabile", ha aggiunto il legale. Nella giornata di oggi arriverà la convalida dell'arresto di Severino, che prima dell'incidente era già segnalato nei database di polizia per detenzione di stupefacenti e per una rissa. Subito dopo l'incidente, gli occupanti dell'auto pare non abbiano chiamato i soccorsi, allertati dagli abitanti che hanno sentito il boato, e sono scappati a bordo di una seconda vettura, che li ha portati all'ospedale Maresca per i controlli. Anche le minori sono state portate in ospedale, dove sono state raggiunte dai genitori. La dinamica sembra essere stata chiarita, resta l'amarezza per la morte di un poliziotto, padre di tre figli, che stava solo facendo il suo lavoro.
