Ranucci prepara la maxi imboscata

Scritto il 02/11/2025
da Stefano Zurlo

Report stasera tratta di Sangiuliano e Authority. Post di Ghiglia sulla manipolazione

Un carosello di immagini costruite con l'intelligenza artificiale. Agostino Ghiglia, componente dell'Authority sulla privacy sotto tiro per la sanzione a Report, medita su verità e menzogna. E su quella sottile arte di manipolare la realtà che s'intravede nelle forme più scaltre della comunicazione contemporanea. Dunque, in attesa del contraddittorio con Sigfrido Ranucci che il conduttore di Report ha sinora eluso, Ghiglia riflette a modo suo e sembra guardare in controluce il giornalismo investigativo più in voga che gli ha scagliato addosso frecce avvelenate. Una striscia di immagini, quasi un fumetto che ha fatto capolino ieri sui social. "Non si mente - spiega l'autore, che fra le altre cose ha scritto pure due manuali sull'educazione civica digitale - si orienta. Si taglia il contesto, si suggerisce un'interpretazione conveniente". Una sorta di taglia e cuci del pensiero dell'altro, delle sue affermazioni, perfino dei suoi silenzi, dove a volte un punto, una frase, un avverbio possono fare la differenza. E capovolgere quel che sembra vero e invece è un velenoso e perfido falso. Ciascuno può pensare quello che vuole, certo le immagini sembrano alludere: il primo quadro, dopo l'introduzione, mostra il volto concentrato di un uomo fiero con barba che fatalmente fa venire in mente quello del combattivo giornalista Rai, vittima nelle scorse settimane di un odioso attentato. E il secondo frame mette in campo una donna che in qualche modo pare incarnare Chiara De Luca, inviata di Report che più di una volta ha inseguito Ghiglia. "È la manipolazione elegante - commenta lui - non fabbrica bugie, ma massaggia i fatti finché dicono ciò che si vuole". Ghiglia, attento studioso di semantica applicata alle nuove tecnologie, lo chiama truth-bending, insomma, il modellare la verità per farla diventare quel che non è ma piace al cesellatore. Una verità bugiarda e biforcuta come la lingua del serpente, ma che l'opinione pubblica, disarmata, beve come acqua limpida. "Nel truth-bending - si legge nel post - la menzogna non è nella parola, ma nell'intenzione che la guida". Nei giorni scorsi Ranucci ha cannoneggiato Ghiglia che il 22 ottobre, prima di partecipare alla riunione che ha comminato alla Rai - e quindi a Report - una multa di 150 mila euro per la diffusione di un audio privato fra Gennaro Sangiuliano e la moglie Federica Corsini, aveva incontrato Arianna Meloni nella sede del partito di via della Scrofa. "L'ho incrociata per caso - ha spiegato Ghiglia alla Stampa - ero andato da Italo Bocchino per il mio libro. Mi sono intrattenuto con lei due o tre minuti". Ma per critici e dietrologi quel meeting era voluto, pensato per studiare una strategia d'attacco contro il programma, da sempre critico con il governo Meloni. Questa sera Report torna con una puntata dedicata, a quanto pare, sempre all'incandescente tema: l'affaire Sangiuliano, l'audio in cui l'ex ministro della cultura svelava alla consorte il proprio tradimento, il voto dell'Authority, peraltro presieduta da un giurista progressista come Pasquale Stanzione, il presunto abboccamento con Arianna Meloni. "Contro il truth-bending - ammonisce la parabola - non basta verificare i dati: serve allenare lo sguardo critico, capace di leggere tra le righe ciò che nessun algoritmo può vedere". Un insegnamento che vale un'interpretazione di schegge della stampa e della Tv di oggi. Forse, l'apologo è una sorta di resoconto allo specchio di quel che l'ex deputato di FdI sta attraversando in queste settimane, da quando sono iniziate le polemiche sulla multa a Report. Il tutto tarato sul metronomo veloce di Instagram. "Le fake news mentono - conclude Ghiglia che sembra attualizzare la lezione di Dostoevskij sul verosimile più credibile del vero - il truth - bending seduce. Non farti sedurre, - è la conclusione -cerca sempre la verità". Come un trompe l'oeil che cattura gli occhi di chi guarda e gli fa vedere quel che non c'è.