A San Siro sfida scudetto o Champions contro Allegri? "Non partecipo a queste discussioni, in questo momento penso a come la Roma si rapporterà al Milan", l'analisi di Gasperini, partito benissimo come il collega rossonero, anzi meglio considerando i tre punti in più in classifica: i giallorossi non erano in testa dopo nove giornate dalla stagione 2015-16. Il tecnico piemontese preferisce parlare di banco di prova importante: "Il nostro obiettivo è misurarci con una squadra di valore come abbiamo fatto contro l'Inter, che insieme al Napoli - e questo posso condividerlo - ha qualcosa in più. Io e Allegri siamo esperti, ma questo non basta. Sarà un campionato più equilibrato di altri anni".
Gasp è riuscito in tre mesi a modellare una squadra che non perdesse l'equilibrio e la solidità di Ranieri, aggiungendo però tanti altri valori come la forza e l'aggressione. Nessuno pensava che a questo punto del torneo potesse andare a Milano con tali ambizioni, che parlano almeno di un quarto posto finale. Nella costante ricerca del terminale offensivo, il tecnico a San Siro dovrebbe confermare Dybala falso nove come a Reggio Emilia domenica scorsa e per arginare Modric ("un giocatore straordinario che riesce ad occupare diverse zone del campo") pensa ad avanzare Cristante come trequartista. E mentre un gatto si intrufola miagolando nella sala stampa di Trigoria durante la conferenza del tecnico ("risponde lui per me...", ha scherzato Gasperini) è il momento di parlare della Joya. "I problemi di Paulo sono sempre stati gli infortuni - ha sottolineato l'allenatore -. Lui ha tutte le qualità, non solo tecniche, si sta allenando bene, deve avere voglia di fare una stagione importante".
La chiusura è sulle cinque sostituzioni che stanno snaturando il calcio: "Io le uso sempre anche se non mi piacciono. Non c'è più il calo finale, prima le partite erano più belle e dovevi saper stare nei 90'. Ora sembra basket".
