Buffett ha 382 miliardi cash ma il passo indietro fa paura

Scritto il 02/11/2025
da Gian Maria De Francesco

Il titolo Berkshire Hathaway fa peggio dell'S&P 500. Cresce ancora la liquidità ma pesa la staffetta al vertice

Mancano poche settimane al passo indietro di Warren Buffet e Berkshire Hathaway si presenta all'appuntamento con una montagna di liquidità e qualche ombra sulle prospettive future. Nel suo ultimo trimestre prima dell'addio del leggendario oracolo di Omaha alla guida operativa, il fondo d'investimento (ma, viste le dimensioni, lo si può definire quasi una holding) ha accumulato riserve record per poco meno di 382 miliardi di dollari. Gli utili crescono ma il titolo continua a perdere terreno sul mercato.

Per il dodicesimo trimestre consecutivo Berkshire ha venduto più azioni di quante ne abbia acquistate, portando il valore del portafoglio azionario a 283,2 miliardi di dollari, con partecipazioni in colossi come Apple, Coca Cola, Chevron, BofA e American Express. Niente riacquisti di azioni proprie per il quinto trimestre di fila: segno di prudenza (è evidente che Buffett ritenga sempre probabile un'inversione del trend di Borsa; ndr), ma anche motivo di frustrazione per gli investitori, che vedono il titolo sottoperformare lo Standard & Poor's 500 di 32 punti percentuali dallo scorso maggio, quando Buffett ha annunciato le sue dimissioni.

L'utile operativo è salito del 34% a circa 13,5 miliardi di dollari, grazie anche a minori perdite nel ramo assicurativo e alla buona tenuta di Geico. L'utile netto, che include le variazioni di valore del portafoglio azionario, è aumentato del 17% a 30,8 miliardi, ma lo stesso Buffett ha spesso invitato a non dare troppo peso a questa voce, «perché riflette oscillazioni di mercato su titoli che non intendiamo vendere».

La prudenza di Buffett - 95 anni, oltre sei decenni al vertice - è anche una consegna di metodo al suo successore designato, Greg Abel, 63 anni, oggi vicepresidente. Sarà lui, da fine anno, a guidare la holding da 1.030 miliardi di dollari e a decidere come impiegare la liquidità: tra le opzioni anche il possibile pagamento del primo dividendo della storia di Berkshire. Il 10 novembre è attesa la lettera di commiato di Buffett e il mercato potrebbe crearsi un'idea più precisa.

Intanto il gruppo di Omaha ha già messo sul tavolo 9,7 miliardi per rilevare la divisione chimica OxyChem di Occidental Petroleum. Ma le dimensioni della cassa lasciano intuire che Abel erediterà più un problema di abbondanza che di scarsità. Il ritiro del fondatore toglie alla società anche il cosiddetto premio Buffett, il sovrapprezzo che molti erano disposti a pagare per il suo tocco magico.

«Gli investitori impazienti vogliono che Berkshire utilizzi la sua liquidità e hanno rivolto l'attenzione altrove», ha commentato Tom Russo di Gardner Russo & Quinn, azionista dal 1982. «Berkshire - ha aggiunto - non investirà capitale se non aumenta il valore intrinseco per azione. Sapere che questa

Crescono le scorte di gas in Europa grazie a temperature più miti della norma, che consentono di destinare ai depositi parte dei flussi in entrata. L'Italia primeggia con stoccaggi vicini al 95% a 192,49 TWh, (197,11 TWh un anno fa, 99%). L'Europa è all'82,82% a 945,53 TWh, contro i 1.092 TWh del 2024. La Germania, prima per capacità del continente, al 75,06% a 188,3 TWh, il dato è molto al disotto dei 246,51 TWh di un anno fa. Berlino però paga la scarsa ventosità dei mesi precedenti che l'ha costretto a ricorrere al termoelettrico

è la linea guida significa che gli investitori non dovranno avere dubbi». «Tutti quelli che conosco nel mondo Berkshire hanno solo cose positive da dire su Greg», ha commentato Henry Asher, presidente di Northstar Group, che detiene il titolo dal 1988. Buffett, che resterà presidente, lascerà un impero di quasi 200 società dai marchi storici come Dairy Queen e Fruit of the Loom alle attività industriali e nelle rinnovabili costruito sulla pazienza e sulla disciplina di investimento. E forse, anche dopo il suo addio, la sua lezione più grande resterà proprio questa: che la miglior scommessa, spesso, è non scommettere affatto.