L'appello di Meloni: "La libertà di stampa è fondamentale in democrazia"

Scritto il 15/09/2025
da Francesca Galici

In occasione dei 5 anni dalla fondazione del "Domani" di De Benedetti, il premier lancia il suo monito: "La libertà di stampa è un bene prezioso, che siamo tutti chiamati a proteggere e tutelare"

In occasione del quinto compleanno del quotidiano "Domani", edito da Carlo De Benedetti, anche il premier Giorgia Meloni ha voluto contribuire a una riflessione sulla libertà di stampa in Italia, mettendo in evidenza quelli che, a suo avviso, sono i capisaldi per garantirla. "Gentile Direttore, accetto con piacere il suo invito, in occasione dei cinque anni dalla nascita di Domani, a contribuire a una riflessione sull'importanza della libertà di stampa. Sono profondamente convinta che non possa esserci una vera democrazia in un contesto nel quale i cittadini non hanno la possibilità di accedere a un'informazione libera e non condizionata", scrive il premier.

"Il diritto di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento e da chi farsi governare diventa ben poca cosa se la scelta compiuta non si basa su criteri di verità e consapevolezza. La libertà di stampa è, quindi, un presupposto imprescindibile per qualsiasi sistema che voglia definirsi genuinamente democratico. È un bene prezioso, che siamo tutti chiamati a proteggere e tutelare. Come sta facendo anche questo Governo, con il sostegno all'editoria, la disponibilità ad attuare l'equo compenso per i giornalisti, l'impegno per garantire agli operatori dell'informazione inviati all'estero, in particolare nelle aree sensibili e ad alta intensità bellica, di svolgere il loro lavoro nelle migliori condizioni di sicurezza", scrive ancora il premier.

Affinché l'informazione possa servire al suo scopo, è il monito di Meloni, oltre che libera "deve riuscire ad essere credibile e autorevole. Perché non c'è grande differenza tra il non poter raccontare i fatti e il non essere ascoltati, o creduti, quando si è nella condizione di poterlo fare. Per questo, considero anche che l'autorevolezza della stampa sia elemento sostanziale della libertà di informazione. Una informazione autorevole e credibile richiede, a mio avviso, una serie di importanti caratteristiche". E queste, nell'idea del premir sono innanzitutto l'immunità "dall'accusa di essere condizionata dagli interessi dei gruppi consolidati di potere che detengono la proprietà dei media". Poi, la capacità di "distinguere il compito di informare da quello di svolgere attività di propaganda politica, o di character assasination, in base alle proprie simpatie politiche o a quelle dei propri editori". Quindi, non si dovrebbe svilire "la deontologia con la rivendicazione a poter diffondere liberamente notizie false, e prive di ogni riscontro, per colpire i 'nemici' di turno, pretendendo anche una speciale immunità nel farlo".

Un'informazione libera e credibile, conclude Meloni, "rappresenta un valore insostituibile per le nostre società e un reale bilanciamento al potere politico, perché incide davvero sull'opinione pubblica. In assenza di queste caratteristiche, invece, i cittadini percepiscono un approccio fazioso che indebolisce tanto i media quanto la politica, e quindi complessivamente lo stato della nostra democrazia".