La domanda corretta non è se Chivu è l'allenatore giusto per l'Inter ma se l'Inter è la squadra giusta per Chivu. Un dubbio che va oltre il gioco di parole e che può costare molto caro ai nerazzurri, reduci da stagioni in cui il club ha sempre lottato per vincere, spesso riuscendoci. Che il tecnico rumeno fosse un'incognita lo sapevano tutti, l'esperienza non si inventa, ma molti hanno preferito ignorarlo, preferendo puntare sulle sue conoscenze della casa e sul suo glorioso passato da calciatore.
Cominciare a farne il bersaglio dopo due sconfitte è un'operazione scontata, persino banale. L'accusa è quella di non avere ancora visto nulla della sua idea di Inter, ma soltanto un riciccio di quella precedente. Finora Chivu ha solo smontato il 3-5-2 di Inzaghi, caratterizzato da una spesso imprevedibile occupazione degli spazi e una coralità che negli anni hanno portato alla sopravvalutazione dell'effettivo valore dei singoli giocatori. Il problema, o l'errore, è che lo sta facendo con gli stessi interpreti, il che complica il processo di trasformazione. E allora la domanda è: perché non pesca fra le alternative? Perché a Torino Zielinski entra prima di Sucic o Darmian entra al posto di Dumfries? Perché Mkhitaryan continua a essere titolare?
L'Inter, come altre squadre che per blasone devono lottare per lo scudetto, sembra costruita male (insegui Lookman per un mese, vuoi Koné, alla fine prendi Diouf, fin qui minuti zero) e la partita di Torino, che avrebbe dovuto medicare le ferite di quella precedente, ha invece sturato un altro dilemma. Sommer è sempre un portiere da Inter? Non si discutono la carriera o la professionalità né i meriti della stagione precedente. Ma se a inizio maggio, nel 4-3 al Barcellona c'era stato anche molto di suo, nel 3-4 di metà settembre Torino le sue responsabilità sono state evidenti, soprattutto sul tiro decisivo di Adzic. A quasi 37 anni (li compie a dicembre) può succedere. L'Inter ci ha pensato? Martinez è pronto a raccoglierne l'eredità? Un anno fa, fu l'unico investimento fatto sul mercato, 15 milioni per il portiere di riserva. Adesso può fare il titolare?
Quest'anno il budget è aumentato, non perché Oaktree sia stata più generosa, ma perché la squadra il mercato se l'è guadagnato sul campo, con i risultati. La stagione dirà se quegli 80/90 milioni sono stati spesi bene. Di certo, senza discutere il valore del giocatore, resta strano averne investiti 25 per Bonny, quando in rosa e a costo zero c'era Pio Esposito, che poi finisce per non giocare nemmeno un minuto contro la Juventus. Che Luis Henrique non abbia le caratteristiche per fare il quinto è abbastanza chiaro (tant'è che per proteggere il 2-3 di Torino entra Darmian), eppure anche per lui spesi 25 milioni. Risultato: 4 minuti giocati in 3 giornate, zero nelle 2 sconfitte. Quindi, considerando tutto: a oggi forse Chivu non è l'allenatore giusto per l'Inter, ma sicuramente l'Inter non è la squadra che gli sarebbe servita. Prossima fermata, Amsterdam. Mercoledì.