Un giorno, Gesù raccontò ai suoi discepoli la parabola del seminatore. Disse che un seminatore uscì per seminare i semi del grano. Mentre seminava, alcuni semi caddero sulla strada e gli uccelli li mangiarono. Altri caddero sul terreno roccioso, dove c'era poca terra e non potevano attecchire bene. Altri ancora caddero tra le spine, dove vennero soffocati dalle erbacce. Infine, alcuni caddero sulla terra buona e diedero un raccolto abbondante.

Gesù spiegò poi ai suoi discepoli il significato della parabola. I semi rappresentavano la Parola di Dio, che viene seminata nei cuori delle persone. La strada rappresentava coloro che non comprendono la Parola e permettono al diavolo di rubarla dal loro cuore. Il terreno roccioso rappresentava coloro che accettano la Parola con gioia, ma non hanno radici profonde e quando arrivano le difficoltà, la Parola viene abbandonata. Le spine rappresentavano coloro che ascoltano la Parola, ma poi vengono soffocati dalle preoccupazioni del mondo e dalle ricchezze. Infine, la terra buona rappresentava coloro che accettano la Parola e la fanno fruttificare, portando a una vita piena e significativa.

Questa parabola ci insegna l'importanza di avere un cuore aperto e disponibile per accogliere la Parola di Dio e di permettere che essa fruttifichi nelle nostre vite. Ci ricorda anche l'importanza di resistere alle tentazioni e di non permettere che le preoccupazioni del mondo e delle ricchezze soffochino la nostra fede.